ESOTERISMO
Gli Iniziati usavano la musica per trasmettere la Conoscenza
Claudia Galli, Life & Executive Coach
Nel suo libro originalissimo ed appassionante “romanzo” I racconti di Belzebù a suo nipote Gurdjieff spiega che, sin dai tempi di Pitagora, la musica, come altre forme artistiche quali il teatro o la danza, veniva utilizzata da un gruppo di Iniziati, gli “Aderenti al Legominismo”, per trasmettere la Conoscenza attraverso messaggi sonori che gli Iniziati del futuro avrebbero potuto decifrare.
Hindu Melody (Gurdjieff DeHartmann) on guitar | Fabio Mittino
Tale musica, comunque, sarebbe stata in grado di provocare degli effetti oggettivi su qualsiasi ascoltatore. Si dice, infatti, che proprio Pitagora avesse inventato una musica capace di curare le malattie. E lo stesso Gurdjieff, in un altro suo “romanzo autobiografico” intitolato Incontri con uomini straordinari racconta gli effetti della musica sugli uomini e su tutti gli esseri viventi.
Gurdjieff era dunque convinto che la musica, attraverso le sue vibrazioni, producesse sugli uomini delle impressioni che agivano in qualche modo sulle vibrazioni energetiche dei nostri corpi non soltanto fisici. E lo dimostrò in diverse occasioni. Una volta, per esempio, riuscì a far cadere in trance una ragazza che aveva appena visto suonando un particolare accordo sulla tastiera del pianoforte.

Gurdjieff Movements
La stessa musica che Gurdjieff compose, soprattutto per accompagnare l’esecuzione di particolari danze sacre da lui create e chiamate semplicemente Movimenti doveva essere strutturata in modo tale da generare sull’ascoltatore gli effetti voluti dall’autore.
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