Come agisce la Legge delle ottave sulla tua esistenza
Tutto l’universo è vibrazione. Ogni sostanza visibile ed invisibile è sottoposta a continue vibrazioni che si incrociano, si urtano, salgono e scendono. Il termine “continue” non deve però trarre in inganno. Una vibrazione che nasce con un impulso iniziale, sia esso ascendente o discendente, non mantiene un movimento costante per tutta la durata dell’impulso, ma ha per natura un movimento discontinuo che concerne in un’accelerazione iniziale, un calo, un’ulteriore accelerazione, un ulteriore calo.
Questo status quo si manifesta in ogni attività “ordinaria”, in ogni processo, fisico, emozionale, psicologico.
È il motivo per cui iniziamo una qualsiasi cosa con entusiamo, pieni di energia, con una grande lucidità mentale e poco dopo ci ritroviamo impantanati nella routine, stanchi senza più ispirazione. Ad un certo punto sembra che tutto si fermi. Ma non è così. La vibrazione ha solo subìto un rallentamento e se ci va bene, se gli eventi e l’ambiente sono a nostro favore, possiamo superare senza troppi danni il rallentamento, altrimenti rischiamo di deviare totalmente dalla nostra iniziale intenzione.
Gurdjieff definisce questo processo “Legge delle ottave”, che può essere meglio compresa se paragoniamo le ottave che compongono un moto vibratorio all’ottava che compone la scala musicale (DO RE MI FA SOL LA SI DO) dove tra il MI e il FA e il SI e il DO manca un semitono. È in questi due punti che avviene il rallentamento e la vibrazione cambia naturalmente direzione.
Se non vogliamo rimanere in balia del naturale manifestarsi di questa legge, è necessario conoscerne l’esistenza, imparare a riconoscere i momenti di rallentamento e sapere che questi possono essere affiancati da una vibrazione con una frequenza più alta che permetta all’impulso inziale di continuare ad evolversi con la stessa qualità e caratteristiche, ossia applicare il cosiddetto “shock addizionale”.
Per far questo l’uomo ha bisogno di uscire dal normale stato di ipnosi in cui risiede, iniziando ad applicare inizialmente su se stesso il controllo di questa legge, attraverso l’auto-osservazione, la trasformazione dei propri stati d’animo e dei propri pensieri.
“Un uomo che non può controllare se stesso, ossia il corso delle cose dentro di sé, non può controllare niente.”
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Claudia Galli
Personal Coach e ricercatrice indipendente, Claudia Galli si occupa di Coaching dal 2009. Insieme all’attività di Coaching individuale tiene conferenze in tutta Italia indirizzate al risveglio e alla crescita del potenziale umano.
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